Impianto di climatizzazione e produzione acqua calda sanitaria
Il concetto fondamentale di una casa ad altissima efficienza energetica, è semplicemente il fatto che grazie alle minime dispersioni termiche, non è più necessario avere un impianto di riscaldamento come noi normalmente lo intendiamo. Il poter evitare di installare un impianto di riscaldamento, con relativa caldaia e costi di allacciamento al contatore del gas metano, sono un vantaggio economico notevole. A ciò dobbiamo aggiungere naturalmente il risparmio in futuro sui costi di manutenzione e di esercizio. Nessun investimento e nemmeno "nessuna emissione nociva in atmosfera".
Nel caso degli edifici di nostra realizzazione, in cui i livelli di dispersione energetica sono molto bassi, per sopperire a periodi particolarmente lunghi con assenza di apporto solare dall'esterno, è sufficiente una piccola integrazione data da una "batteria di post riscaldo" (o di "post raffrescamento" nella fase estiva) posta sulla mandata dell'aria del nostro impianto di ventilazione controllata.
Si sono dimostrati particolarmente adatti per il loro impiego nelle nostre realizzazioni i cosiddetti aggregati compatti, piccole pompe di calore che riuniscono in un unico apparecchio tutte le funzioni impiantistiche (ventilazione controllata con recupero di calore, riscaldamento, raffrescamento, approntamento ed accumulo di acqua calda sanitaria). Questi aggregati compatti, che permettono tra l'altro di risparmiare un notevole spazio, vengono ormai prodotti a livello industriale, sono ottimizzati e di facile installazione.
Nei nostri edifici le dispersioni termiche sono talmente ridotte che gli apporti di riscaldamento passivi, come il sole, gli occupanti stessi, gli elettrodomestici ed il calore recuperato dall'aria esausta con la ventilazione controllata, coprono gran parte del fabbisogno termico dell'edificio stesso.
Una nostra realizzazione necessita per il riscaldamento di un quantitativo di combustibile inferiore a circa 1,5 litri di gasolio o equivalentemente 1,5 metri cubi di gas naturale (pari a 15 kwh) per anno per metro quadro di superficie utile, che si traduce in un risparmio superiore al 90% rispetto al consumo medio di un edificio esistente. Per fare un confronto, un nuovo edificio costruito in Italia secondo i parametri minimi richiesti dalle vigenti normative richiede ancora da 6 a 10 litri di gasolio annui per metro quadro di superficie utile.